La tecnica

giuseppe-meazza-inter-35Giuseppe Meazza ha iniziato la sua carriera come attaccante esterno, diventando in seguito anche un centrocampista completo e giocando più della metà della sua carriera come attaccante centrale. Era un leader indiscusso con un tiro eccellente, dribbling inebrianti, passaggi precisi e, nonostante la sua media altezza, un eccellente colpitore di testa.

Meazza era famoso per umiliare con i suoi superbi dribbling i migliori difensori dell’epoca e, nonostante ciò, non aveva mai un capello fuori posto. Meazza segnava molti goal ma era anche solito creare numerose occasioni goal per i suoi compagni di squadra. Soprattutto le sue punizioni a foglia morta, con cui aggirava la barriera avversaria, erano molto temute dai portieri. Meazza era ambidestro, aveva un ottima visione di gioco ed era estremamente rapido e agile.

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I suoi goal preferiti erano quelli in cui raccoglieva la palla a centrocampo, dribblava numerosi avversari con finte, controfinte e giravolte, arrivando a tu per tu con il portiere: in quel momento si fermava e invitava il malcapitato portiere ad attaccarlo, quasi fosse un matador, e a quel punto fintava il tiro, dribblava il portiere e insaccava il pallone a porta vuota. Spesso i difensori avversari commettevano falli su Meazza per evitare di essere umiliati.

Da allora, e per molto tempo, i goal alla Meazza e le finte alla Meazza sono diventate frasi di uso comune tra i tifosi italiani per definire goal e serie di finte mirabolanti. Anche i suoi goal a invito, nei quali Meazza invitava il portiere ad uscire dai pali della porta per dribblarlo, sono diventati famosi in tal senso.

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Leggendaria anche la sua tecnica nel battere i rigori, caratterizzata da un doppio passo; in proposito si ricorda anche un curioso episodio: durante il match contro il Brasile, nella semifinale dei Mondiali del ’38, apprestandosi a battere un rigore, gli si ruppe l’elastico dei calzoncini; ciò nonostante, sostenendo con una mano i detti calzoncini, calciò il rigore con la consueta finta, spiazzando il portiere brasiliano. Meazza una volta disse: “Non c’è niente di più umiliante di vedersi parare un rigore da un portiere così cretino da non capire la finta”

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